Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Cos’è l’osteoporosi, sintomi e cause di una patologia diffusa
L’osteoporosi è una patologia molto diffusa: generalmente colpisce le donne adulte e si manifesta sotto forma di irrigidimento delle articolazioni, difficoltà e dolore nel movimento e fratture (a livello mondiale circa 25.000 al giorno, 9 milioni all’anno).
Le nostre ossa sono costituite per il 70% da idrossiapatite, un minerale che ne garantisce la durezza e il sostegno, e per il restante 30% da matrice organica, formata principalmente da collagene.
Quest’ultimo è incaricato di assorbire i sali minerali, depositarli e conferire alle ossa elasticità e resistenza alle torsioni.
Potremmo intendere l’osso un po’ come il cemento armato, in cui i tondini di ferro elastici (collagene) sono annegati del calcestruzzo rigido (idrossiapatite), con la sola differenza che l’osso, essendo un tessuto vivo, si rigenera in continuazione.
In situazioni di salute generale, la rigenerazione ossea prevale sull’usura, rafforzando l’apparato osteoarticolare, ma a causa dell’invecchiamento o patologie degenerative come l’osteoporosi, l’usura prevale sulla rigenerazione, portando l’organismo in una situazione che si potrebbe definire di “collagenopatia carenziale”.
In caso di osteoporosi, la perdita di collagene aumenta. Esso viene rimpiazzato in buona parte dall’organismo stesso, che lo sintetizza partendo da altre molecole o lo ricava dalle proteine alimentari che grazie alla digestione sono scomposte in aminoacidi.
Purtroppo, a volte, l’alimentazione proteica da sola non basta. Inoltre, le capacità digestive possono diminuire a causa di diversi fattori, come l’avanzare dell’età, gravidanza e allattamento, sport, attività faticose e insorgenza di alcune malattie.
In queste situazioni, perciò, diventa utile reintegrare il collagene sotto altre forme, per compensare la perdita e fornirne all’osso il suo fabbisogno.